L'europa ha dato una spinta (espansiva) alla Politica monetaria, attraverso il Quantitative Easing, mentre gli USA stanno attuando una progressiva ritirata degli stimoli alla economia da parte della Federal Reserve. Questo scenario ha come conseguenza un rafforzamento del dollaro (per una parte già avvenuto) e l'indebolimento dell'euro.
La debolezza dell'euro sarebbe un toccasana per l'economia, in quanto fornirebbe ricchezza direttamente dalle esportazioni, visto che gli effetti della politica monetaria non si fanno sentire e la politica fiscale è (anche per volontà della Germania) fortemente restrittiva.
Il deprezzamento valutario, insieme all'accrescimento della massa monetaria possono aiutare decisamente l'economia garantendo il superamento della deflazione.
La crisi del 2008-2009 ha nei fatti d imostrato tutta la debolezza della unione europea. L'incapacità della BCE di spingersi negli anni successivi ad acquistare titoli (come invece effettuava la FED), non solo non ha permesso l'espansione della massa monetaria (M3), ma ha limitato potere di acquisto e occupazione. Quanto appena detto va a "braccetto" con i programmi di "austerità" dei governi europei. Una politica restrittiva ha inciso fortemente sulla domanda aggregata, sia da parte del settore privati (si sono ridotti i consumi), sia da parte del settore pubblico (riduzione della spesa pubblica). Ultimo aspetto (che abbiamo analizzato all'inizio dell'articolo), la forza dell'euro che ha inciso sia sulle esportazioni (riducendole), sia sull'indotto del turismo.
Effetto Franco Svizzero
La Svizzera nel mese di gennaio ha eliminato il tasso di cambio fisso a 1,20 contro l'euro. Parallelamente si è assistito ad una riduzione del tasso di riferimento di 0,50, ciò a portato velocemente (2 ore) il cambio verso la parità (oggi è a 0,96).
Questo ha creato un immediata ondata di vendite sui titoli azionari elvetici.
La scelta di agganciare il franco svizzero all'euro era dettato prevalentemente dalla necessità del governo elvetico di contenere una sopravvalutazione del franco in momenti di incertezza economica come quelli passati dopo il 2008. Questo quadro si è cominciato a deteriorare quando l'euro ha cominciato a deprezzarsi nei confronti del dollari, con il cambio fisso anche il franco si sarebbe deprezzato.
Effetto Franco Svizzero
La Svizzera nel mese di gennaio ha eliminato il tasso di cambio fisso a 1,20 contro l'euro. Parallelamente si è assistito ad una riduzione del tasso di riferimento di 0,50, ciò a portato velocemente (2 ore) il cambio verso la parità (oggi è a 0,96).
Questo ha creato un immediata ondata di vendite sui titoli azionari elvetici.
La scelta di agganciare il franco svizzero all'euro era dettato prevalentemente dalla necessità del governo elvetico di contenere una sopravvalutazione del franco in momenti di incertezza economica come quelli passati dopo il 2008. Questo quadro si è cominciato a deteriorare quando l'euro ha cominciato a deprezzarsi nei confronti del dollari, con il cambio fisso anche il franco si sarebbe deprezzato.
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