domenica, novembre 10, 2013

TIPOLOGIA DI OBBLIGAZIONI, RISCHIO E RENDIMENTO.

Warren Buffet: "Non compro mai un titolo che non sono sicuro di capire".


Una obbligazione, viene considerata dall'investitore come uno strumento facile da capire e soprattutto un sicuro veicolo per spostare nel tempo il proprio denaro. I rendimenti dei titoli obbligazionari sono visti come sicuri e certi. Delle obbligazioni vengono spesso presi in considerazione gli aspetti positivi, e si tralasciano gli aspetti più scomodi... andiamo ad analizzare il settore obbligazionario.


TIPO DI OBBLIGAZIONI:

A) Obbligazioni di stato: I titoli di stato sono obbligazioni che vengono emesse dai governi centrali. I governi emettono obbligazioni per prendere in prestito denaro al fine di colmare il divario tra quanto ricevuto sotto forma di tasse e ciò che viene speso, per rimborsare il debito esistente e/o per accrescere il capitale. In Europa, i titoli di stato vengono anche definiti obbligazioni sovrane. Nel Regno Unito, i titoli di stato sono anche detti "gilts"; in Francia "OAT", in Germania "Bunds", in Italia, tra gli altri termini, "BTP". Negli USA, i titoli di stato vengono anche chiamati "US Treasuries" o "T-Bills".

Principali tipi titoli di stato di Investing in Bonds Europe

ValutaPaeseTipo di obbligazioneSito web dell'emittente
Sterlina ingleseRegno UnitoGiltUK Debt Management Office
EuroFranciaOATObligation Assimilable du Trésor Agence France Tresor
EuroGermaniaBundBundesanleihe Finanzagentur GmbH
EuroItaliaBTPBuoni del Tesoro Poliennali Dipartimento del Tesoro
EuroSpagnaLetras del TesoroBonos/Obligaciones del Estado Tesoro Publico
Dollaro USAUSAUS TreasuriesIssuer Bureau of Public Debt
B) Obbligazioni di enti sub-sovrani: Il mercato delle obbligazioni sub governative comprende le regioni, le province, i comuni etcc...; In Europa, il mercato sub-governativo è dominato prevalentemente dalla agenzie e dalle istituzioni soprannazionali come la Banca Mondiale, la KfW e la Banca Europea degli investimenti (BEI). La crescita di tale mercato è stata significativa.
C) Obbligazioni societarie: Il settore delle obbligazioni societarie è il secondo in ordine di grandezza dopo quello dei titoli di stato. Secondo Merrill Lynch, quasi il 30% delle principali obbligazioni nel mercato globale sono obbligazioni societarie. In Europa, i mercati delle obbligazioni societarie continuano a crescere e svilupparsi, benché la recente volatilità del mercato ne abbia rallentato l'espansione.
I singoli investitori sono meno interessati direttamente nel mercato delle obbligazioni societarie in Europa rispetto agli USA. Attualmente, è maggiore il numero di singoli investitori che investono in fondi obbligazionari societari ed altri veicoli di investimento collettivo piuttosto che in singole obbligazioni societarie. 
D) Obbligazioni ad elevato rendimento: Esistono due categorie di obbligazioni societarie per gli investitori: i bond societari a qualità di investimento e quelli a carattere speculativo (anche noti come "ad alto rendimento" o altresì indicati con il termine "junk").Le obbligazioni a carattere speculativo sono emesse da società caratterizzate da un minor livello percepito di qualità creditizia, se confrontate con altre emissioni societarie di prim'ordine, con maggiore investment-grade. Il carattere speculativo fa riferimento al fatto che, in origine, alle banche non era concesso investire in obbligazioni oltre i quattro grade rating di investimento, poiché le obbligazioni erano troppo speculative, troppo rischiose. La categoria a carattere speculativo ha sei livelli di rating. Le obbligazioni ad alto rendimento sono emesse da organizzazioni che non sono qualificate secondo rating "investment-grade" da una delle principali agenzie di rating creditizio: Moody’s Investors Service, Standard & Poor’s Ratings Services e Fitch Ratings Le agenzie di rating creditizio valutano gli emittenti e assegnano un rating in base alla capacità dell'emittente di pagare gli interessi e il capitale come programmato. Gli emittenti con un rischio di inadempimento più elevato, che non pagano gli interessi o il capitale in modo puntuale, hanno rating al di sotto della qualità d'investimento. Questi emittenti devono pagare un tasso d'interesse superiore per attirare gli investitori ad acquistare le loro obbligazioni e per risarcirli per i rischi associati a un investimento in organizzazioni la cui qualità del credito è inferiore.


CARATTERISTICHE DELLE OBBLIGAZIONI:

Obbligazioni a tasso fisso : A volte note come obbligazioni convenzionali o "plain vanilla", queste obbligazioni pagano un tasso di interesse fisso nel corso di un periodo di tempo invariato fino alla scadenza, con la restituzione del capitale alla data di scadenza.
Obbligazioni a tasso variabile  : Obbligazioni il cui tasso di interesse è legato ad un tasso di riferimento come il LIBOR o l'EURIBOR. A volte vengono chiamate obbligazioni a tasso fluttuante o "floater".

Obbligazioni zero coupon (o “a capitalizzazione integrale”) : I titoli zero coupon, o privi di cedola, sono emessi sotto la pari: il rendimento è quindi dato dal differenziale fra il prezzo di sottoscrizione ed il prezzo di rimborso al valore nominale. La determinazione del prezzo di collocamento viene effettuata attualizzando il flusso di interessi figurativi da assegnare ai portatori in base ad un tasso fisso definito. 

Obbligazioni step up e step down : Entrambe le tipologie di titoli assegnano ai portatori una cedola (x%) che rimane costante per un certo numero di anni, decorsi i quali le step up corrispondono una cedola  data da x% + z%, mentre le step down attribuiscono una cedola pari a x% -z%.
Obbligazioni drop lock  Si tratta di titoli a tasso variabile che presentano una clausola in forza della quale qualora il rendimento da esse prodotto scenda al di sotto di una soglia prestabilita (trigger rate) si trasformano automaticamente in obbligazioni a tasso fisso.
Obbligazioni indicizzate : Si tratta di obbligazioni societarie che hanno un interesse (cedole) e/o un valore di rimborso variabile in funzione di un parametro (indicatore) prescelto all’atto dell’emissione.
Alcuni degli indicatori finanziari ai quali i rendimenti possono essere agganciati sono:
Ø tasso dei BOT,
Ø Prime Rate Abi (tasso di interesse minimo applicato alla clientela migliore)
Ø Euribor (European Interbank offer rate)
Ø indici azionari di borsa o panieri di titoli

Obbligazioni a premio : Le obbligazioni a premio presentano una cedola fissa per tutta la durata del prestito. In aggiunta al tasso nominale, esse offrono agli obbligazionisti il diritto all’assegnazione di premi (somme in denaro o erogazioni in natura) da estrarre a sorte durante la vita del prestito.

Obbligazioni di partecipazione : Forniscono ai portatori una remunerazione mista costituita per una parte dall’interesse fisso corrisposto per tutta la durata del prestito e, per l’altra, da un compenso integrativo commisurato, di norma, ai risultati di bilancio conseguiti dalla società emittente, ovvero ai risultati di gestioni separate costituite in seno all’azienda debitrice.

Obbligazioni a remunerazione condizionata : La remunerazione (fissa o variabile) è subordinata al conseguimento, da parte del debitore, di risultati positivi di bilancio o di importo non inferiore ad una data somma prefissata.

Obbligazioni bull and bear : Sono obbligazioni che, per quanto riguarda la quota interesse, assicurano un rendimento fisso in base ad un tasso stabilito dall'emittente, mentre il valore di rimborso della quota capitale viene collegato all'andamento di un indice del mercato borsistico. L'emittente scinde infatti l'ammontare del prestito obbligazionario in due tranches perfettamente uguali:
Ø la prima (obbligazioni di tipo bull) rimborserà il capitale investito sopra la pari in ipotesi di rialzo dell’indice.
Ø la seconda (obbligazioni di tipo bear) rimborserà il capitale sopra la pari solo in caso di diminuzione dell’indice di borsa. 

Obbligazioni reverse floaters : Si tratta di titoli obbligazionari che corrispondono una cedola interessi inversamente collegata ad un indice di riferimento: solitamente il Libor o l’Euribor. In pratica tali titoli offrono una cedola variabile calcolata, ad esempio, a partire dalla seguente formula: cedola = 15% - 2Libor. Da ciò è facile dedurre che se il Libor sale la cedola diminuisce, mentre se il Libor scende la cedola aumenta (naturalmente la cedola non può comunque essere negativa).
Strettamente collegate a tale forma di titoli strutturati sono le obbligazioni fixed reverse floaters, ovvero titoli che offrono per i primi anni di vita delle cedole a tasso fisso molto alte, ma a partire dagli anni successivi, il valore della cedola diventa variabile, e viene calcolato come differenza tra un tasso fisso prefissato e un parametro (diventano cioè reverse).

Obbligazioni index ed equity linked : Esse rappresentato obbligazioni strutturate legate ad indici azionari e panieri di indici (index linked) o legate a singole azioni (equity linked). Al pari delle reverse convertible, anche questa tipologia di titoli consente al sottoscrittore di investire sul mercato azionario senza doverne sopportare tutti i rischi connessi, ma in più consentono di beneficiare di un rendimento minimo garantito e della restituzione del capitale a scadenza.

Obbligazioni convertibili :  Un'obbligazione che dà all'investitore la possibilità di scambiare il bond con un numero predefinito di azioni dell'emittente, ad un prezzo e con una scadenza prestabiliti. Secondo quanto previsto dall'art. 2420-bis del cod. civ.:"(…) L'assemblea straordinaria può deliberare l'emissione di obbligazioni convertibili in azioni, determinando il rapporto di cambio e il periodo e le modalità della conversione. (…)"Contestualmente all’emissione di obbligazioni convertibili la società deve deliberare l'aumento del capitale sociale per un ammontare corrispondente alle azioni da attribuire in conversione; si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni in materia di emissione delle azioni (vedi art. 2346 cod. civ.). Chi può emettere obbligazioni convertibili?
Ø Società private che svolgono attività industriale, commerciale e di servizio
Ø Imprese bancarie (art. 12 del D.lgs. 1° settembre 1993 n. 385)
Ø Enti pubblici economici e territoriali.
Questi ultimi, non possedendo la forma di SpA possono unicamente procedere all’emissione di obbligazioni convertibili con il procedimento indiretto che prevede la possibilità di convertire le obbligazioni in azioni di altre società nelle quali l'emittente detiene partecipazioni.

Le obbligazioni reverse convertible :  Il funzionamento è simile rispetto a quello delle obbligazioni convertibili. In un obbligazione convertibile l’investitore, a fronte di un tasso di rendimento generalmente più basso, ha infatti l’opportunità di chiedere la consegna di un numero prefissato di azioni invece del rimborso in linea con un obbligazione. Nella Reverse convertible, l’investitore, a fronte di un tasso di rendimento più alto, assume invece il rischio di vedersi consegnare alla scadenza un numero prefissato di azioni al posto del rimborso in linea capitale (ovviamente, l’emittente opterà per la consegna delle azioni solo se il prezzo di mercato sarà inferiore al prezzo prefissato).Sono obbligazioni a breve termine (solitamente 6 mesi o un anno, più raramente sono di 2 anni);offrono un rendimento sensibilmente più elevato (a fronte però di un rischio maggiore). Spesso è presente la clausola di knock – in: con essa se, in qualunque giorno compreso tra l’emissione e la scadenza, l’azione tocca il prezzo prefissato, l’obbligazione diventa un’obbligazione Reverse convertible. Viceversa, l’obbligazione si comporterà come una normale obbligazione, indipendentemente dal livello del prezzo delle azioni a scadenza.

Obbligazioni "cum warrant" : Sono titoli di credito che incorporano un buono (o warrant) che attribuisce al loro possessore la facoltà di acquistare, vendere o sottoscrivere, entro un determinato periodo, una o più azioni (o altri valori mobiliari) ad un prezzo, di norma, stabilito o determinabile in base alle modalità di calcolo indicate dall’emittente. Il warrant è generalmente separabile dall’obbligazione e negoziabile autonomamente, pertanto il warrant è un titolo accessorio rispetto al titolo principale (obbligazione).

I Minibond : Il decreto legge 83/2012 convertito nella legge 134/2012, elaborato dal Governo Monti ha introdotto i cosiddetti Minibond, ovvero delle obbligazioni quotate emesse dalle piccole medie imprese italiane anche non presenti sui listini di Borsa. L'esigenza di introdurre questo strumento è quella di introdurre liquidità nelle aziende italiane disintermediando i canali bancari. Discutibile il prefisso Mini poiché anche se queste emissioni possono essere di piccola entità possono essere semplicemente classificati come Corporate Bond o Obbligazioni. L’intento dichiarato dal Legislatore,consapevole delle difficoltà di accesso al credito delle imprese, è quello di ridurre sensibilmente la disparità di trattamento esistente nella previgente disciplina civilistica e fiscale tra società italiane per azioni quotate e società italiane non quotate, consentendo anche a queste ultime l’emissione di strumenti di debito da destinarsi ai mercati domestici ed internazionali.

RISCHIO COLLEGATO AL TITOLO OBBLIGAZIONARIO:

Un investimento obbligazionario ha una serie di variabili che possano influenzare l'andamento del prezzo ed il rimborso dello stesso, queste variabili possono essere chiamate anche rischi:

Rischio di cambio: è il rischio di vedersi ridurre il valore d'investimento per il deprezzamento della moneta in cui è stato emesso il titolo;

Rischio di inflazione: in caso di elevata inflazione e/o basso rendimento dei titoli, il rendimento degli stessi al netto della rivalutazione del costo del denaro può risultare negativo;

Rischio di insolvenza (Rischio default): è il rischio che la società emittente il titolo obbligazionario non abbia in seguito la capacità di pagare gli interessi. Esiste un sistema di  classificazione che affida ad ogni società emittente un grado di rischio, meglio come conosciuto come rating. Una Società con un rating basso emetteranno titoli obbligazionari con un livello di rischio maggiore  rispetto alle società con rating più alto, che possiedono una maggior fiducia. Il rating impatta sulla obbligazione influenzando il tasso di interesse di emissione è il rendimento della obbligazione stessa.

Rischio di Tasso d'Interesse: ovvero il rischio che ci possa essere una variazione dei tassi d'interesse. Come sappiamo, il suo effetto sara' maggiore o minore a seconda della volatilita' del titolo. Inoltre, e' bene considerare che raramente esiste un unico tasso per tutta la durata del contratto obbligazionario. Solitamente esistono diversi tassi d'interesse che variano nel tempo;

Rischio d'Inflazione: ovvero il rischio che, l'aumento nel livello generale dei prezzi, che comporta ad un aumento del livello d'inflazione nel paese, possa portare ad una perdita di valore del nostro investimento. In quest'ottica sarebbe meglio investire in obbligazioni indicizzate, come BTP€i (buono del tesoro poliennale indicizzato all'inflazione nella zona euro), che consente una copertura dal medesimo rischio;

Rischio di Liquidità: ovvero il rischio che l'investimento non possa essere convertito in moneta nel momento desiderato. La liquidita' di un qualsiasi titolo dipende fortemente dalle caratteristiche del mercato nel quale esso e' scambiato. Se questo mercato e' liquido, ovvero vi sono un gran numero di investitori pronti a comprare/vendere i titoli, tale rischio si riduce. Viceversa nel caso in cui il numero delle persone che operano al suo interno non e' cosi' elevato da garantire liquidita' all'investimento;

Rischio di Reinvestimento: esso e' presente solo nei titoli che prevedono il pagamento di cedole e riguarda la possibilita' che il reinvestimento delle stesse non avvenga allo stesso tasso ma a tassi che, per esempio, tendono a ridursi nel corso del tempo.


RENDIMENTO OBBLIGAZIONARIO:


Ogni qualvolta si affronta un problema di scelta tra diverse tipologie d’investimento è necessario avere a disposizione strumenti che consentano di effettuare valutazioni il più possibile precise e oggettive. L’obiettivo che ci si propone è infatti quello di creare un ordine di priorità da seguire nell’impiego dei capitali disponibili; in altre parole è necessario individuare gli investimenti a più alta redditività. Gli indicatori che si hanno a disposizione per effettuare una scelta tra titoli obbligazionari sono molteplici:


  • Rendimento cedolare; il rendimento cedolare rappresenta un indicatore molto grezzo in quanto trascura completamente il valore attuale del titolo, ovvero la sua quotazione reale. In pratica il rendimento non viene parametrato all’investimento finanziario richiesto. L’utilizzo di questo strumento può quindi risultare estremamente fuorviante. Il rendimento cedolare è uguale a (V cedola/V Nominale).
  • Rendimento immediato; L’indicatore appena presentato corregge, almeno in parte, l’errore di non considerare l’investimento iniziale richiesto ma il suo utilizzo porta comunque a trascurare alcune caratteristiche del titolo oggetto di valutazione, come, ad esempio, l’andamento complessivo dei flussi cedolari del titolo medesimo.

  • Rendimento effettivo (Tasso di rendimento interno e tasso rendimento effettivo a scadenza T.I.R. e T.R.E.S); Il prezzo di una obbligazione è uguale al valore attuale delle cedole C, sommato al valore ad oggi del valore facciale F, il tutto attualizzato al tasso r, per t periodi.

formula a
Il tasso di rendimento interno, è proprio quel tasso (unico) "r" che eguaglia il valore attuale dei flussi al prezzo effettivamente pagato. Tale equazione indica che, a parità di livello di rischiosità, il prezzo di un'obbligazione dipende da tre variabili: il rendimento della cedola, il tasso d'interesse di mercato, e la durata residua del titolo. Dato che il prezzo è il valore attuale di un flusso di pagamenti, c'è una relazione inversa fra il prezzo e il tasso di sconto: quanto più alto è il tasso di sconto, quanto più basso è il prezzo (e viceversa). Se un'obbligazione è scambiata a un prezzo inferiore al suo valore nominale, si dice che è a sconto; se è scambiata a un prezzo superiore al suo valore nominale si dice che è a premio.
il rendimento a scadenza (YTM o yield to maturity) è il tasso di rendimento medio di un'obbligazione acquistata oggi e detenuta fino a scadenza. Il valore del rendimento a scadenza deve essere almeno uguale al tasso d'interesse di mercato per titoli di pari caratteristiche per indurre l'investitore ad acquistarlo. In conseguenza, lo YTM corrisponde al tasso implicito di rendimento (IRR) dell'investimento e si trova risolvendo la seguente Formula.




BIBLIOGRAFIA


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